Cosa mi è capitato?

Vi racconto la mia storia

Ciao, mi chiamo Michele
e sono nato il 28 novembre 2009.
La mia mamma si chiama Cristiana, il mio papà Marco.
Sono il loro primogenito.
I miei genitori sono entrambi laureati in economia, si incontrano e si innamorano mentre lavorano come manager per due multinazionali. Sono molto felici per me e credono che io sia un bambino come tutti gli altri, ma non è così.

Il mio Dna ha delle anomalie e mi causa molti limiti:
già quando avevo tre mesi di vita, non ero come i miei coetanei. Ad esempio, non reggevo per nulla la testa, non riuscivo a dormire e piangevo tanto, giorno e notte. Malgrado ci fossero, quindi, dei segnali di un problema, medici e specialisti rassicuravano mamma e papà e consigliavano di aspettare…

Io aspetto.

Ma nei primi mesi di vita il cervello ha una capacità di “correggersi” che non avrà mai più, nel resto della vita. 

Tra controlli ed esami, passano veloci i mesi e quando ho accesso alle terapie riabilitative, unica cura nel mio caso, ho già otto mesi ed è tardi.

Grazie alla riabilitazione, essendo comunque ancora piccolo, miglioro molto e velocemente, ma il tempo è più veloce dei miei miglioramenti ed ora ho ancora grandissimi limiti: non so camminare, neppure stare seduto, non riesco a vocalizzare. 

Iniziando prima, sarei stato meglio? Non lo so e non posso più cambiare la mia storia.

Quello che posso fare è raccontare la mia storia a più persone possibili perché i futuri genitori siano vigili e prudenti con i loro bimbi.

I miei hanno imparato tanto in questi anni ed insieme vogliamo aiutare le future generazioni ad avere il massimo dalla propria vita.

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