Ti racconto il Camp: l’esperienza di mamma Arianna

Il Michelepertutti Camp 2022 è da poco terminato. Anche questa nuova edizione è stata un successone: un turbinio di emozioni in quello che ormai da qualche anno ci siamo abituati a provare prima, durante e dopo questo speciale camp estivo pensato per i bambini con disabilità

In queste 4 settimane di CAMP abbiamo offerto a diverse famiglie, provenienti da tutt’Italia, l’opportunità di trascorrere un soggiorno speciale con i propri bambini grandi e piccoli. Una vacanza attiva diversa che ha preso in considerazione le esigenze di tutti i componenti, cercando di coniugare i più classici aspetti di una vacanza normale come relax, tempo libero, gioco, attività all’aria aperta a quelli della terapia e delle attività riabilitative e sportive come la piscina portate avanti durante l’anno e di cui hanno bisogno questi bimbi.

I genitori hanno avuto la possibilità di avere dei momenti di tranquillità e relax mentre i loro bambini hanno scoperto e inventato nuovi giochi, hanno sperimentato nuove sensazioni e non hanno mai smesso di apprendere divertendosi. Seguiti dai nostri eccezionali terapisti e volontari, i piccoli ospiti del Camp hanno scoperto nuovi modi di comunicare e interagire.


Abbiamo pensato così di condividere con voi questa esperienza raccontandola attraverso gli occhi di chi l’ha vissuta in prima persona.

Scopriamo insieme cosa ne pensa Arianna, mamma di Sofia. L’abbiamo contattata per una breve intervista e per avere degli spunti di riflessioni interessanti e per organizzare già da ora un’altra fantastica edizione!

Arianna è una giovane e intraprendente mamma, caregiver e poliziotta (Sostituto Commissario della Polizia di Stato) di Sofia, una dolcissima bimba di 3 anni.

Ha fatto davvero un lungo viaggio per raggiungerci! Dalla Lombardia fino all’Hotel Casale di Colli del Tronto nelle Marche per regalare alla sua bambina un’esperienza indimenticabile.

Chiediamo direttamente ad Arianna di raccontarci la sua esperienza.

Come hai scoperto il Michelepertutti Camp?

Ho scoperto il Camp grazie ad un’altra mamma che già lo conosceva e lo aveva frequentato negli anni precedenti. Ascoltando i suoi racconti mi sono detta che anche noi avremmo dovuto provarlo.

Cosa lo differenzia dalle altre esperienze similari o altri camp ai quali hai partecipato?

È stata la mia prima esperienza di questo “genere”, non sono in grado di poter far rapporti o confronti con altri campi estivi. Perché non ho mai trovato altro di simile. E’ stata una nuova esperienza anche per noi come famiglia.

Consiglieresti questa esperienza ad altre famiglie?

Appena tornata dal Camp ho provveduto a consigliare vivamente ad altri miei coetanei e altre famiglie di ragazzi disabili della mia città. Questa esperienza è umanamente unica!

Cosa ti ha sorpreso di più durante tutto il camp?

Lo confesso, a parte la preparazione, la cosa che più mi ha molto colpito e mi è rimasta a cuore è stato il sorriso e la gioia di tutti gli operatori, la pazienza, la professionalità dei terapisti, la bellezza della struttura che ospitava il Camp con ampi spazi verdi.  Fortemente e piacevolmente sorpresa sono stata dalla terapia in acqua svolta con Boris Ginzburg , la dolcezza degli operatori assegnati ad ogni singolo bimbo (per noi la bravissima Mirella a cui mandiamo un grande abbraccio) e la loro competenza nel saperci fare con bimbi con esigenze speciali.

Cosa sogneresti di vedere al Camp 2023 o che cosa se potessi vorresti perfezionare?

Nel Camp il prossimo anno mi piacerebbe ci fosse uno spazio importante dedicato alla comunicazione per bimbi non verbali  e che hanno ancora molte difficoltà nel farsi capire e nel trovare la giusta via per comunicare. 

E inoltre mi piacerebbe che il Camp potesse durare anche 2 giorni in più!! Sarò sfacciata?Ma per noi è stato un sogno e non avremmo voluto interromperlo. Si potrebbe pensare anche ad una bella settimana piena anche col contributo economico delle famiglie partecipanti! Quindi l’unico difetto forse…troppo breve! 😉 

Questa è stata la testimonianza di mamma Arianna, donna forte e fortunata, che ha voluto condividere con voi tutti la propria esperienza. Tutto questo per ricordarvi che grazie all’impegno costante dei nostri sostenitori siamo stati in grado di aiutare bambini con bisogni speciali come Sofia e la sua famiglia che si è potuta godere una vera vacanza. Anzi, molto più di una vacanza, il Michelepertutti Camp è condivisione, divertimento, sorrisi e amicizia!